Banca Dati "Nuovo Rinascimento"





TOE MERCURIO

Gli equilibristi









Le rovine



I


Vedete quelle rovine laggiù?
La chiesa diroccata, le case sventrate, il cumulo delle macerie, un ponte crollato, divelti i tralicci, la strada squartata… Là, là, più in là?
Tra quelle rovine s'aggirano, e son tre settimane, un uomo magro ed un vecchio cane.
Vecchio pure l'uomo e pure magro il cane.
Eccoli, eccoli! Li vedete?
Sono Giovanni Guglielmo Kroll e Sabaska.
Due pastori tedeschi.
Entrambi, un tempo, alla guida di un gregge.
Oggi allo stato di filosofi puri.
Senza più il concreto compito di dover istruire.
Avviati al morire.
E a pensarsi disposti nel Non Luogo e nel Non Tempo, dopo la Morte.

Sabaska ha uno sguardo mite.
Giovanni Guglielmo Kroll si guarda intorno e ride…
Ed ecco, è il primo passo da compiere, si rivede…
Pragmatico nonché ardito "dimostratore" con il suo gregge ed il cane, dopo una panica trasvolata, mentre blocca l'isterico traffico di New York.
Effetto dirompente del silenzio dopo il Caos.
Ed una pecora, due pecore, tre pecore, quattro pecore…
Ad addormentare automobilisti e passanti.
Case nere, case bianche, sexy-shops, vetrine, insegne e trafficanti. Che bel progetto: un idillio in una Mela.
E Sabaska di dietro fiero ed in rotta, contro lattine e varie volgarità da strada.

- Sono in viaggio temporale e spaziale, capisce? - dice Kroll ad un cinese.
- Io e il mio vice - ed indica il cane - abbiam deciso di girare un po' il mondo per un paio di settimane… Con tanto di scorta. Impossibilitati a lasciare le stupidotte a casa, capisce? - Ed indica le pecore.
- Accidenti da quali rompitimpani vi lasciate straziare… Le ho reso un favore bloccando il traffico, dica la verità. Le ho confezionato un sogno… -
Il cinese non sa una parola di tedesco, ma gli pare che capisca. Annuisce…

Giovanni Guglielmo Kroll e Sabaska hanno percorso in lungo e per largo tutta New York col gregge. Confezionando un sogno ancora per un giapponese, un portoricano, uno yankee, un chicano…
Che strano!
Due pastori tedeschi e ventotto pecore sotto la statua della Libertà. Il quadro? Itinerante.
Le pecore hanno visto il Gran Canyon, sono state furiosamente evacuate dalle spiagge di Miami, si sono ricreate lungo il Mississippi ed hanno presentito una scossa di terremoto a San Francisco rischiando il collasso. Terremoto, collasso, rovine. Il crollo del Logos occidentale.
Vedi, Sabaska, dove l'immaginazione ci condusse?

Le "stupidotte", stanche, son tutte crepate nei pressi d'una centrale nucleare.
Suicidio collettivo, di massa.
Si sono ostinate. No! Non hanno voluto più saperne di proseguire. Sabaska ha spronato, ha spinto, s'è arrabbiato. Macché!
S'è accoccolato. La coda tra le gambe.
Sciopero della fame e guaiti da vecchio capo indiano sulle soglie dell'Al di là.
Le note canine riportate a un Lied nel supremo immaginare di Kroll: "Attraverso gioie e dolori abbiamo camminato mano nella mano. Adesso ci riposiamo dal vagabondare in questa silenziosa terra."
"Al tramonto", Richard Strauss.
G.G. Kroll le ha sepolte tutte.
Amorevolmente. Pazientemente.
Una pecora, due pecore, tre pecore, quattro pecore, cinque, sei, dieci, ventotto pecore.
American way of death.



 

II

Nei dintorni di Lubecca l'idea di un pellegrinaggio di espiazione per riparare all'imprudenza commessa (in Portogallo): subito scartata.
Sabaska e io prendemmo in maggiore considerazione l'ipotesi d'un eremitaggio in Selva Nera.
Ma il cane, infine, mi sembra optare per una semplice rimozione di memoria.
Sono d'accordo. Occorre inventarsi una nuova vita.
Siamo pastori, no? Be', diamoci da fare.
Lavoriamo per un anno a far da guide presso le cattedrali inglesi, francesi, italiane…
Imboccato il Centro Storico di Frankfurt am Main cambiamo strada. Occupiamo un appartamentino abbandonato, ci rinchiudiamo e scriviamo, scriviamo, scriviamo…
- Per ragioni di spazio ed ancora di tempo non so dirle Frau Hellen dove ci ha condotti l'immaginare. -
Sposo Hellen; Sabaska un po' è geloso, ma poi si consola con la cagnetta Licht.
Hellen è dichiaratamente un Narciso. Un miliardo a petalo.
Licht una rosa, tutta petali d'osso.
A distanza di anni per me: laurea honoris causa in Svezia per uno studio approfondito sulle abitudini sessuali degli esquimesi; laurea honoris causa in Birmania per un'analisi dettagliata sulle abitudini spirituali dei buddhisti.
Sabaska: ossa d'oro.
E poi la perdita, l'abissale addio.
Licht pestata a Machu Picchu da un lama.
Hellen spinta nella valle dell'Urubamba da un indio.
Ci siam detti: razzisti?
L'esperienza dell'abisso.
Kroll e Sabaska che ancora hanno sepolto.
Ripiegato tra le trecce della vita il lavoro del lutto.
South-American way of life.



 

III

Vedete quelle rovine laggiù? Vecchio l'uomo, magro il cane?
Giovanni Guglielmo Kroll e Sabaska sono adesso completamente soli nei loro pensieri.
Dove li condurrà l'immaginare?
Chiesa diroccata e case sventrate, cumulo di macerie e ponte crollato. La strada squartata. Qui, lì, più in là…
Residue energie di senso da sprigionare.
Eravamo giovani e forti e siamo morti: pecore, donne, assassini cani, poeti.
Per questioni non spaziali e non temporali impossibilitati a fantasticare, infine.
- Dunque, nel Non Luogo e nel Non Tempo tempeste di buio e di ceneri ovunque? -
Ma no! Un po' più di immaginazione suvvia, Sabaska! -
Va bene, d'accordo, Giovanni Guglielmo. Se lo desideri… Ecco, ascolta: bau, bau, bau, bau, bau, bau, bauuuuuuuuuuuuuu… -