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Banca Dati "Nuovo Rinascimento" LETTURE DEL SONETTO RISCONTRI BURCHIELLO, sonetto Io son sì magro, che quasi traluco, in Sonetti del Burchiello del Bellincioni e d'altri poeti fiorentini alla burchiellesca, in Londra [ma Lucca/Livorno], 1757, pp. 114-115
Io son sì magro, che quasi traluco
Della persona, e così dell'avere:
Che s'io vo per la via, son per cadere,
Sì poca è l'esca, di ch'io mi conduco. 4
Così ho io turato ogni mio buco,
Ch'io non ho più che dar, né che tenere;
Ma ben m'è certo rimaso un podere,
Che frutta l'anno un bel fior di Sambuco: 8
Ma non mi curo, sì sono avviato,
Che s'io avessi in man il Sangredale,
In picciol ora si saria fondato: 11
E d'ogni mio principio arrivo male,
Di collo ad ogni amico io son cascato,
Nimico mi diventa ogni mortale: 14
Gli Uccei, che batton l'ale,
E gli Animai, che son sopra la terra,
Le bestie, e fiere, ognuna mi fa guerra. 17
immesso in rete il 20 dicembre 1995 |