| Pagine di Maura Del Serra
 
 
  
 
 
 
 
Un volumetto per Giovanni Boine
 È dedicato allo scrittore e critico Giovanni Boine, l'ultimo volumetto uscito nella collana Ocra Gialla, edizioni di Via del Vento. L'opera si intitola La città e fu pubblicata per la prima volta nel maggio del 1912 sulla Riviera ligure. Si tratta di un testo difficilmente reperibile come tutta la produzione dell'autore, nato nel 1887 a Finalmarina. Il testo, corredato da una nota critica di Maura Del Serra, è reperibile in libreria.
 
 
 
La Nazione, 31 dicembre '94
 
 
 
 
 
 
La città di Boine come scheggia di paesaggio interiore.
 [...] Nato nel 1887 a Finalmarina (Savona) e morto di tisi a soli trent'anni, nel 1917, Boine fu di formazione milanese. La problematica mistica è fondamentale in tutta l'opera di Boine: nel saggio L'esperienza religiosa, del 1911, egli identifica pascalianamente il sentimento religioso col tormento fondamentale e la germinale inquietudine dell'anima umana; nella Voce, in polemica con Croce e Prezzolini, avrebbe rappresentato istanze mistico-irrazionaliste. Un altro motivo chiave della sua opera e della sua scrittura è la vivida sensibilità alle problematiche più attuali della poetica.
 La città, uscita sulla Riviera ligura nel maggio 1912, è una scheggia di paesaggio interiore dove lo scrittore tratta uno dei temi più vivi del moderno e disegna a tinte gotico-fauves il ritratto lirico-espressionistico del microcosmo provinciale di Porto Maurizio (Maura Del Serra). La sua città  oggi Imperia  è triste e gretta, putrefatta nella piccineria: senza scomporsi scorreva la sua placida vita di carne; [...] sforzo, fatica, travaglio della città senza posa e senza una meta.
 Boine lamenta l'asfissia della vita di provincia, di una città così mediocre dove solo un fogazzariano santo  che morirà di lì a breve  sembra essere l'unica creatura viva. Lo scrittore affronterà però, dialetticamente, anche la vita reale della città: le ciance, le voglie, la carnalità e l'ingordigia, l'istintualità, ed essa alla fine gli appare come un millenario alveare, oltre il giudizio morale. Il suo ritratto e quello dell'io, sono disegnati in un linguaggio ricco di tinte espressioniste; in una ricerca sperimentale che non manca ancor oggi di far sentire la sua drammatica intensità.
 
 
 
ENRICO GRANDESSOIL Gazzettino di Venezia, 20 marzo 1995
 
 
 
 
 
 
GIOVANNI BOINE, La città
 Dopo Piero Bigongiari e Gianna Manzini, il terzo volume di Ocra Gialla è stato dedicato allo scrittore Giovanni Boine (Finalmarina 1887  Porto Maurizio 1917) e al suo La città, pubblicato nel 1912 su Riviera Ligure e primo importante contributo  come scrive nella nota al testo Maura Del Serra  del venticinquenne Boine alla rivista-princeps della linguistica letteraria novecentesca.
 [...] L'incessante ricerca etica e spirituale  così prosegue Del Serra  l'avevano già condotto, nel centrale saggio autobiografico L'esperienza religiosa del 1911, a identificare pascalianamente il momento e il 'sentimento religioso' col 'tormento fondamentale' e la 'germinale inquietudine' dell'anima umana, teso a superare 'l'abisso infinito e incolmabile' del divino, ed a lanciarsi oltre l'angoscia della nostra finitezza (è la ferita non chiusa di Boine, il perenne anelito endo-romantico e pre-esistenzialista della sua 'arte scontenta', come l'ha definita Debenedetti).
 Giovanni Boine fu scrittore e critico innovatore, di ardente e rigorosa spiritualità e di accenti romantico-espressionistici. Compiuti a Genova gli studi liceali e musicali, si trasferì nel 1907 a Milano, dove frequentò l'Accademia Scientifico-Letteraria, studiando le eresie medievali, i mistici e il teatro spagnolo, e legandosi intensamente al gruppo dei cattolici modernisti della rivista Rinnovamento. Ammalatosi di tisi si stabilì nel 1929 a Porto Maurizio allontanandosene per brevi viaggi. A Firenze conobbe Prezzolini e Papini e iniziò a collaborare a La Voce, polemizzandovi con Croce. Collaborò anche a L'Anima di Amendola e Papini e, assiduamente, alla rivista Riviera Ligure. Morì nel 1917 e la maggior parte delle opere apparve postuma in quattro volumi a cura di Mario Navaro. [...].
 
 
 
c.l.pistoiainforma, gennaio  giugno 1995
 
 
 
 
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